22° “Cimento Invernale del Vespista – Firenze 4-5 gennaio 2020

È rientrato nella mattinata di martedì 7 l’equipaggio del Vespa Club Sassari che nel weekend ha partecipato al 22° “Cimento Invernale del Vespista” (primo raduno dell’anno), organizzato dal Vespa Club Firenze.
I  nostri soci, temerari e coraggiosi, son partiti venerdì 3 per raggiungere Olbia; quindi, sbarcati a Livorno ed imboccata la S.S. 67 Toscoromagnola, si sono diretti alla volta di Firenze per partecipare (il 4  ed il 5) al tradizionale raduno invernale che apre oramai da anni la stagione turistica del Vespa Club d’Italia e che è diventato un classico per gli appassionati della Vespa di tutta Europa e che conta centinaia di iscritti ogni anno.
L’equipaggio del Vespa Club Sassari si è preparato con cura alla trasferta fiorentina testando mezzo ed equipaggiamento per affrontare il viaggio. Quest’anno il meteo è stato un poco birichino, facendo trovare nebbia fitta e costante nel viaggio d’andata ed acqua al rientro a casa. Nonostante questo, i quasi 600 chilometri percorsi in sella sono stati impegnativi ma ancor più affascinanti e divertenti.
Il Vespa Club Sassari continua la sua crescita nel panorama dei Vespa Club nazionali, sia in termini di iscritti che in termini di partecipazioni a grandi eventi ed i vespisti sassaresi sono ormai una bella realtà che porta ai principali eventi della stagione turistica i colori della città riscuotendo sempre grandissima simpatia ed amicizia ovunque.

Per chi volesse avere informazioni sulle attività sociali del Vespa Club Sassari e su come iscriversi per la stagione vespistica 2020 al club basta contattare la segreteria.

Buonasera ragazzi.
Adesso che si rientra a casa e che la mia Marantina sta riposando beatamente, cullata dalle onde, ne approfitto per raccontarVi l’aurea di simpatia, d’interesse, di cordialità che suscita la Vespa.
Partito da Firenze imbocco la S.S. 67 Toscoromagnola alla volta di Livorno.
Paesaggi stupendi ed incantevoli si susseguono senza soluzione di continuità: colline ricoperte di uliveti, cipressi che torreggiano su case e cascine da cui esce  il fumo dei camini. E l’Arno sempre li, che ti segue e t’accompagna nel cammino.
Scandicci, La Lisca, Lastra a Signa, Montelupo Fiorentino, Empoli, San Miniato, Pontedera sono solo alcune delle località attraversate. Lei, la Vespa, va piano proprio per farti godere del paesaggio, che merita d’esser guardato e ciò è un gran godimento per l’anima.
Ma anche lo stomaco reclama la sua parte.
Ed ecco che improvvisamente appare una insegna di trattoria.
Parcheggio e si entra.
Il locale di certo non lo trovi sulla guida Michelin, ma è affollatissimo; e allora vuol dire che si mangia bene.
L’oste ci porta tagliatelle al ragù, galletto arrosto e patatine al forno. Tutto innaffiato da un vinello rosso, giovane ed amabile, che va giù che è un vero piacere.
Son le 4 del pomeriggio ed è ora d’arrivare al porto.
Vo’ a pagare e l’oste mi dice: “Oggi siete ospiti miei. Io pure ho una Vespa identica alla tua; l’era del mi povero babbo.
E tu m’ha fatto ricordare i bei tempi.”
Sì va di chiacchera in chiacchera, ma penso a come dire grazie al Giancarlo  (l’oste). E gli dono una fascia del nostro Vespa Club, che lui apprezza tantissimo fin quasi alla commozione.
Ebbene ragazzi, se qualcuno di voi un giorno passa sulla S.S. 67 dell’Arnaccio, al n° 57 incontrerà la Trattoria Chiesanova. Ma soprattutto una bella persona, che AMA la Vespa ed ha una grandissima considerazione de’ Sardi.

Roberto

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